Con Marco Colombo, Naturalista e Fotografo, vincitore del Wildlife Photographer of the Year 2018, 2016 e 2011
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Escursione Naturalistico/Fotografica
DATA e ORARIO:
Da Giovedì 23 a Domenica 26 Febbraio
Orario di ritrovo 9.00 (circa)
Nota: Il luogo di ritrovo verrà comunicato in fase di iscrizione.
Il docente avrà cura di mettere in contatto i partecipanti per fare car sharing e risparmiare sul viaggio.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE:
320 Euro
Una volta versata, la quota non risulta rimborsabile in caso di mancata partecipazione all’evento.
ISCRIZIONE:
info@radicediunopercento.it
+39 3516982286
Ogni stagione, in natura, ha le sue peculiarità. L’inverno arriva silenzioso, e avvolge tutto in un manto freddo: le montagne si svuotano dal clamore dei suoni estivi e primaverili, e l’autunno viene lentamente sostituito mentre le foglie cadono dagli alberi. Se tutto va come deve andare, in montagna nevica, e non poco.
Tra le regioni più interessanti dal punto di vista dei paesaggi invernali si annovera l’Abruzzo, ove faggi secolari e pendii dalle trame delicate creano scorci meravigliosi.
In quattro giorni immersi tra le faggete silenziose, cercheremo di vedere e fotografare nel loro ambiente naturale gli animali che popolano questi ambienti: il cervo nobile, grande e maestoso, è una delle specie più comuni e facili da incontrare; il camoscio appenninico, un delicato endemismo, durante l’inverno scende dalle alte quote e diventa più facilmente osservabile.
Il lupo appenninico, fantasma dei boschi, si rende un po’ meno elusivo.
Viaggio nella natura selvaggia del parco, una magia sensibile e delicata.
WORKSHOP AUTORIZZATO DALL’ENTE PARCO
Se entro la data dell’evento verrà approvata la nuova legge sulle escursioni in ambito innevato, i docenti lo comunicheranno tempestivamente agli iscritti, ed ogni partecipante sarà tenuto a noleggiare per proprio conto Artva, pala e sonda (presso Decathlon, Sport Specialist e simili) e portarli con sé.
In tal caso non verranno accettati partecipanti senza tali dispositivi e non verrà restituita la quota di partecipazione.
Si consiglia di muoversi per tempo cominciando ad informarsi presso i centri suddetti perché è possibile la disponibilità di kit sia limitata.
Scarponi da trekking, moon boot, giacca a vento (possibilmente in gore-tex), borraccia, thermos, cappello, occhiali da sole, sciarpa, pantaloni lunghi, pile, guanti, torcia (consigliati i modelli frontali), scaldini per mani e piedi (acquistabili in negozi sportivi), ciaspole (noleggiabili in negozi sportivi in loco su prenotazione), ghette, bastoncini, impermeabile, binocolo, sacchetti di plastica per alimenti, elastici, tute monouso da imbianchino, catene e gomme da neve; è consigliabile vestirsi con molti strati viste le basse temperature e la maggior sensazione di freddo durante l’immobilità degli appostamenti. I colori dello strato più esterno dovrebbero essere neutri per non risultare troppo visibili sulla neve (bianco, grigio). È necessaria per gli appostamenti una >> ghillie <<. Si consiglia anche un piccolo cuscino per sedersi a terra.
Cervo nobile (Cervus elaphus); nel Parco è raro il Capriolo (Capreolus capreolus), mentre è comune incontrare il Cinghiale (Sus scrofa) e la Volpe rossa (Vulpes vulpes). L’inverno inoltre è la stagione migliore per poter avvistare a basse quote il Camoscio appenninico (Rupicapra pyrenaica ornata) ed il Lupo appenninico (Canis lupus italicus), che rimane in ogni caso elusivo.
Teleobiettivo (lunghezza focale minima 300mm), grandangolare, macro, cavalletto. Sono ben accette anche persone senza attrezzatura fotografica che vogliano semplicemente osservare gli animali, poiché il workshop avrà un’impronta di tipo naturalistico con nozioni su morfologia, ecologia, etologia e conservazione dei soggetti incontrati.
Le escursioni sono di difficoltà facile, sempre vicino alla strada, a bassa quota. Le temperature possono essere molto basse ed è richiesta una buona resistenza al freddo e alle camminate nella neve. Se non c’è neve perché fa caldo, probabilmente piove. In caso di precipitazioni intense le escursioni saranno effettuate a discrezione dei docenti; non siamo allo zoo, non è detto si vedano gli animali e non è detto si vedano vicini. Un incontro da lontano con la fauna del Parco ha un valore incommensurabilmente più elevato di un incontro da vicino in un recinto o in mete estere fortemente turistiche. NOTA: ci si sveglia presto!
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GUIDA: Marco Colombo
Naturalista, fotografo, autore, divulgatore scientifico
Laureato presso l’Università degli Studi di Milano in Scienze Naturali, lavora nell’ambito della divulgazione scientifica e della fotografia naturalistica professionale.
La sua grande passione per la natura l’ha portato a diventare uno dei più importanti fotografi naturalisti del panorama nazionale ed internazionale.
Nel 2018 si è riconfermato vincitore al Wildlife Photographer of the Year, (già premiato nel 2016 e 2011), il concorso, di proprietà del National History Museum di Londra, è la più importante competizione di fotografie naturalistiche al mondo.
Marco è docente di corsi di fotografia naturalistica e di workshop pratici (Parco Nazionale d’Abruzzo, Parco Nazionale Gran Paradiso…) nei quali fonde le sue grandi competenze tecnicoscientifiche* a doti di straordinaria comunicabilità che fanno di lui un grande insegnante. Per queste sue qualità è spesso ospite in trasmissioni televisive quali Lineablu e Geo in qualità di esperto.
Numerose sue foto hanno vinto o ricevuto menzioni speciali in concorsi internazionali, tra i quali Asferico, GDT European Wildlife Photographer of the Year e Festival Mondial de l’Image Sous-Marine e ovviamente anche al Wildlife Photographer of the Year, nel 2011 e nel 2016 e nel 2018!
Sue foto, articoli scientifici e divulgativi sono stati pubblicati su diverse riviste del settore; E’ autore e coautore di libri di identificazione e fotografici, oltre che di numerose mostre sulla natura italiana, proiezioni e conferenze.
Nel 2016 pubblica I tesori del fiume (Pubblinova edizioni Negri).
Nel 2019 pubblica Paesaggi bestiali (Pubblinova edizioni Negri).
Nel 2021 pubblica il suo ultimo libro Il bosco delle maschere – la vita segreta del tasso, che contiene oltre 90 foto inedite sulla vita del tasso e testi redatti sulla base della più recente bibliografia scientifica.
*Istruttore di immersione subacquea CMAS M1,
*guida ambientale certificata AIGAE (numero tessera LO414)
*docente di biologia marina presso società ReD Sub (Castellanza, VA)
Una curiosità: da giovanissimo ha scoperto un ragno in Sardegna sconosciuto alla comunità scientifica, ora conosciuto come Ragno Nuragico.
Antonio Macioce
Nato ad Aquino nel 1970, all’età di quindici anni si avvicina alla fotografia coniugandola alla passione per la natura. Le sue foto sono state pubblicate su diverse riviste fotografiche e naturalistiche, ed è stato ospite in trasmissioni televisive RAI come Geo&Geo e Alle falde del Kilimangiaro; collabora con enti e Parchi Nazionali e Regionali, ed è affiliato all’Università Alma Mater di Bologna e alla Scuola di Fotografia APAB di Firenze per tirocini con studenti. Organizza workshop foto-naturalistici in tutto il territorio nazionale ed anche nei Paesi confinanti. Fotografa la natura a 360 gradi ma ha un amore viscerale per i grandi predatori italiani.